Ecco un breve reportage fotografico del convegno che l’ASSAM organizza ogni anno in occasione della premiazione del Premio Qualità Miele Marche. Quest’anno il convegno si è svolto nell’accogliente sala dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM). Come sempre gli apicoltori del nostro Consorzio si sono distinti per l’eccellente qualità delle loro produzioni. Tra gli iscritti al nostro Consorzio i premiati sono stati:
La Mieleria di San Lorenzo di Luca Londei per il miele di colza;
Il Podere di Alunni Andrea e Serena per il miele di coriandolo;
Enrico Mencarelli per il suo millefiori.
Complimenti ai nostri tre apicoltori!!
Dalle relazioni del convegno è emerso con evidenza il salto di qualità compiuto dall’apicoltura marchigiana nel 2019 grazie all’unione d’intenti tra le Istituzioni (Regione Marche, ASSAM, IZSUM, ASUR) e gli enti rappresentatitivi degli apicoltori (Consorzi apistici di Pesaro, Ancona, Macerata e Ascoli-Fermo). Un buon auspicio per il futuro. Grazie a tutti.
LA QUALITÀ DEL MIELE E L’APICOLTURA DI QUALITÀ,
A PARTIRE DALLA SALUTE DELL’ALVEARE
PREMIO QUALITÀ MIELE MARCHIGIANO 2019
Lunedì 16 dicembre 2019 – ore 15.00
presso la sala conferenze dell’IZS Umbria e Marche
via Cupa di Posatora 3 Ancona
L’ARA (Associazione Romagnola Apicoltori), in collaborazione con i Consorzi Apistici di Pesaro-Urbino, Ancona, Ascoli-Fermo e Macerata organizzano un incontro per discutere dei seguenti argomenti:
Relazionerà il Dr. PIERANTONIO BELLETTI dell’Università di Agraria di Udine.
Relazioneranno gli apicoltori professionali:Asioli, Corelli, Gaudenzi, Ortolani e Vignodelli.
L’incontro è aperto a tutti. Ai partecipanti sarà rilasciato un atte-stato di partecipazione. Alla fine dell’incontro, previa prenotazione, seguirà un pranzo conviviale. Questa iniziativa di Jesi rappresenta il consolidamento dei rapporti tra ARA, AFA ed i Consorzi Apistici delle Marche, accomunati dalle stesse problematiche e mirante al raggiungimento dei medesimi obiettivi. Apicoltura significa per noi anche raffronto e scambio di idee e di consigli. La collaborazione e l’unicità di intenti deve rappresentare il presente ed il futuro per gli apicoltori che credono nell’associazionismo e nella cooperazione. Per favorire la partecipazione degli apicoltori romagnoli l’Ara mette a disposizione pulman gratuiti con partenza da Bagnacavallo per Jesi, previa prenotazione entro venerdì 21 giugno.
Sabato 9 febbraio 2019 – ore 9.30
Presso ASSAM – Osimo Stazione, Via Dell’Industria 1
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DOMENICA 19 GIUGNO C.A. DALLE ORE 09,00 ALLE ORE 12,30
PRESSO “VILLA ADELAIDE” DI ZONGHETTI DOMENICO, IN VIA CHIARUCCIA, 45 DI BELLOCCHI DI FANO SI TERRA’ IL 44° CONVEGNO ANNUALE DEGLI APICOLTORI. A CONDURRE L’INCONTRO SARA’ IL SIG. ALDO METALORI, TITOLARE DELL’OMONIMA DITTA DI APICOLTURA BIOLOGICA CON SEDE IN MASSA MACINAIA DI LUCCA CHE DESCRIVERA’ E DIMOSTRERA’ LE MIGLIORI TECNICHE DI UTILIZZO DEL FORMULATO ANTIVARROA A BASE DI ACIDO FORMICO “MAQS” E RITORNERA’ SULL’ARGOMENTO POLLINE: CORRETTA TECNICA PER LA RACCOLTA, CONSERVAZIONE E STOCCAGGIO. A FINE RELAZIONE I PRESENTI SARANNO INVITATI AD INTERVENIRE PER FORMULARE EVENTUALI QUESITI SUGLI ARGOMENTI TRATTATI.
Il calabrone asiatico (Vespa velutina Lepeletier, 1836), detto anche calabrone dalle zampe gialle, è un imenottero della famiglia Vespidae, originario del sud-est asiatico.
Originario del sud-est asiatico, è ampiamente diffuso in questa zona (India, Indocina, Cina e Giava)[1].
Negli anni recenti, la prima registrazione risale al 2005, la sottospecie nigrithorax è stata accidentalmente introdotta nella zona meridionale della Francia.[2]
Da li si è diffusa in Spagna[3], Portogallo[4], Belgio[4] e Italia[5].
Il coleottero degli alveari (Aethina tumida Murray, 1867) è un insetto della famiglia dei Nitidulidae infestante delle colonie di Apis mellifera.
Il piccolo coleottero può causare il danneggiamento dei favi e la perdita di miele e polline, portando all'estrema conseguenza della perdita della famiglia. Qualora l'infestazione raggiunga proporzioni ragguardevoli può causare la sciamatura della famiglia. Inoltre può creare danni ai favi immagazzinati ed al miele non ancora estratto. Le larve scavano gallerie nei favi dove mangiano e defecano, causando la fermentazione del miele.